Sono essenzialmente nostalgico riguardo l’informatica.

Non mi piace come si e’ evoluta in questi ultimi 10 anni.

Framework onnipresenti e che diventano sempre piu’ grossi, instabili e insaziabili di risorse (a volte vedi inserire in un progetto un framework intero per UNA funzione. Ma scrivere codice e’ cosi’ passato di moda?), linguaggi sempre peggiori (qualcuno ha detto JS?), astrazione sempre piu’ spinta, e sempre piu’ “astratta”, interfacce grafiche sempre piu’ pesanti, confuse e fighette (e per moltissimi lavori continuo a usare la linea di comando), personale sempre piu’ incompetente, che viene fatto lavorare solo perche’ c’e’ una grande “fame” di creatori di webapp, app per Android e IOS, e robe simili: gente che e’ capace a mettere giu’ due righe di codice solo perche’ esiste StackOverflow.

 

Io sono nato, informaticamente parlando, in un’altra era.

Pochi strumenti (un compilatore, un linker e un debugger erano sufficienti).

Framework ce ne erano pochi (l’interfaccia TurboVision di Borland per esempio), e comunque andavano capiti prima di essere buttati alla cazzo in un sorgente.

Gli sviluppatori dovevano sforzarsi di capire cio’ che stavano facendo.

 

Quale e’ la causa di questo imbarbarimento?

Per me e’ il boom di richieste di sviluppatori per webapp e app.

Fino a prima del boom di “internet per tutti”, la richiesta di sviluppatori da parte di aziende era simile (o forse un po’ superiore) all’offerta.

Quindi se uno sviluppatore era davvero uno sviluppatore, allora veniva assunto.

Uno non poteva presentarsi a un’azienda con un curriculum su cui stava scritto “ho fatto il custode di uno zoo fino a ieri, oggi mi hanno licenziato, penso di essere in grado di ricoprire la vostra figura di ‘sviluppatore Clipper’ perche’ mi piace battere a macchina”.

Oggi le cose sono cambiate. La fame di sviluppatori e’ cresciuta a dismisura, mentre l’offerta e’ cresciuta ma non abbastanza.

Per offerta intendo chi ha fatto un percorso di studio in informatica, o settori simili, e ha solide competenze.

Adesso le aziende di sviluppo, dovendo smaltire un carico di lavoro molto maggiore, devono affidarsi spesso a sviluppatori improvvisati, o che hanno fatto un corso di pochi mesi, senza la minima esperienza.

Per essere chiari a chi sta pensando di intraprendere una carriera nello sviluppo.

I corsi su Java, JS, PHP e via dicendo sono inutili se non si hanno esperienze precedenti.

I corsi su vari linguaggi, framework o sulla produzione di webapp, app e roba simile possono dare competenze (e non esperienza) solo per quel linguaggio/framework/webapp/app, ma non insegnano a sviluppare.

Se uno non ha mai sviluppato, e si iscrive a un corso di PHP, non sapra’ sviluppare.

Sapra’ mettere insieme due righe di codice, e magari quel codice sembrera’ funzionare, ma se mancano le basi, non c’e’ santo che tenga, non si sara’ uno sviluppatore nemmeno decente.

 

Una mia conoscente (sembra inventato, ma purtroppo non e’ cosi’), e’ stata assunta in un’azienda software come sviluppatrice di siti (quando le ho chiesto “front-end, back-end o full-stack?”, mi ha risposto “faccio siti”) con un titolo di studio di arte bianca, e senza la minima esperienza.

Ovvio che poi lo sviluppatore medio vuole framework per fare qualsiasi cosa, anche semplice, perche’ cosi’ puo’ affidarsi, per la maggior parte, su codice scritto da altri, considera linguaggi come il C e C++ primitivi e produce applicazioni sempre piu’ pesanti (perche’ fare un po’ di ottimizzazione su codice e query SQL quando si puo’ aggiungere semplicemente ram, dischi e cpu?).

 

Dove andremo con questo modo di lavorare? A ramengo, senza dubbio.

Professionalita’ e competenze in caduta libera.